Carissimo Luciano,

grazie della Sua super esauriente risposta!Grazie di cuore.
 
Vorrei farLe ancora una domanda a proposito, in quanto la Sua risposta mi ha intessato e incuriosito tantissimo!
 
1) prima del 1988 ,quando Topolino veniva edito dalla Mondadori , veniva lasciata più "libertà" ai disegnatori e al loro modo di interpretare le storie, é in questa gestione infatti che alcuni disegnatori rappresentavano Pietro Gambadilegno  con la gamba di legno,  giusto?
 
Ritornando alle Sue considerazioni espresse nella mail, io penso che il Suo stile, "centrato" sui bambini, sia proprio per questo trasversale, cioè copra tutte le fascie di età dei lettori.
Il tratto morbido, chiaro, pulito, semplice e tradizionale rapisce il lettore.
Ho utilizzato come cavie i miei genitori, lettori di Topolino qualche anno fà, chiedendo quale fosse la storia che a loro piaceva di più tra quelle di una raccolta.
Hanno scelto entrambi quella disegnata da Lei, dicendo le testuali parole" i disegni sono come quelli di una volta!"
Mi sono fatto spiegare l'affermazione meglio: in pratica quello che li ha "stregati" è stata la morbidezza del tratto e l'espressività dei personaggi.
Parlando anche con altre persone di età compresa tra i 40 e i 50 anni, ho scoperto che quello che cercano è la tradizione, alcuni sono proprio restii ai tratti "nuovi", ma TUTTI quelli che ho sentito sono restii agli spigoli.

Si, leggono malvolentieri una storia se i personaggi sono "spigolosi". Stesso discorso vale per i film di animazione Disney.

Secondo me, la scelta da Lei effettuata Le ha portato consensi  da tutte le fascie di età proprio perchè il suo target sono i bambini: tutti lo sono stati e leggere una storia "come una volta", li fa ancora emozionare come allora.
Quindi grazie carissimo Luciano da tutta la mia famiglia! 
 
Quando avrà tempo per rispondermi sarò contento di "sentirla" di nuovo!
Per ora La saluto caramente. 
 
Luca Simone