SEMPLICEMENTE LUCIANO: di Luca Simone

Sarebbe scontato elencare tutti i pregi di Luciano Gatto, oltre che come persona, come disegnatore ma su uno in particolare mi volevo proprio soffermare.
Questo “pregio” di cui accennavo prima è la coerenza che ha sempre avuto nel corso degli anni.
Lo stile di Luciano fin dai suoi primi lavori era già personale, originale e unico, il Maestro non si è lasciato, nemmeno agli inizi, influenzare dal tratto di altri disegnatori Disney già affermati, ma ha trovato il Suo modo di descrivere , attraverso i disegni, le (dis)avventure dei vari personaggi.
La strada intrapresa dal disegnatore veneziano è stata la più difficile, ma il successo che ha avuto ha ampiamente ripagato i Suoi sforzi e il Suo coraggio creativo.
La coerenza del Maestro è ampiamente dimostrata anche dal fatto che ha mantenuto invariato nel tempo il target di lettori ai quali ha “indirizzato” il Suo lavoro, cioè i bambini.
Le storie da Lui disegnate sono favole che “parlano” da sole al lettore, facendolo sentire, non solo come uno spettatore passivo e distante, ma come un passante che per caso si è imbattuto nella scena e che la curiosità lo spinge a guardare ancora un po’.
Concentrare tutto il proprio lavoro sui bambini significa per Luciano raccontare le storie attraverso disegni semplici, chiari e immediati che il piccolo lettore riesce a capire e ad apprezzare immediatamente.

Non bisogna però confondere un disegno “semplice” con uno approssimativo; se ci si sofferma su una qualsiasi tavola di Luciano si nota subito che i “disegni semplici” sono arricchiti da particolari, anche minimi e a volte quasi impercettibili, che rendono ogni personaggio disneyano caratterizzato alla “Luciano Gatto” e che incantano anche il lettore di vecchia data.

Nella tavola che gli ho commissionato e successivamente acquisito

si può notare ad esempio la montatura “moderna” degli occhiali e il fazzoletto nella tasca laterale di RockerDuck, il cappello che non “calza a pennello di Pippo in quanto ha la testa irregolare, il cappello di Topolino (…che moltissimi disegnatori omettono), la medaglietta di Pluto, la casacca di Paperoga senza la striscia trasversale nera ed infine la lingua appuntita di Paperone.

Oltre a caratterizzare dal punto di vista estetico i personaggi, Luciano ha una capacità unica di esprimere il movimento e le emozioni attraverso “l’effimero tratto”, basti notare ad esempio la scia di Zio Paperone , quella dello stesso Pluto accompagnata dal suono onomatopeico Zip e le goccioline di sudore sempre del simpaticissimo cane..
La tavola in questione ha permesso di addentrarmi in profondità nel modo di lavorare di questo meraviglioso disegnatore facendomi apprezzare appieno la sua passione e creatività.
Per gustare ancora di più il Suo lavoro ho provato a colorare in digitale, con numerosi suggerimenti del pazientissimo Luciano, la tavola che ha eseguito per me: è stato meraviglioso e lo consiglio veramente a tutti.

Ripercorrere ogni Suo tratto, apprezzare ogni dettaglio e vedere progressivamente ogni personaggio prendere vita, è stata un’emozione forte: è come se avessi preso parte al processo creativo che ha portato alla nascita del disegno.
I lavori di Luciano sono fatti a “strati” ognuno dei quali centrato su una tipologia differente di lettore.
Il livello più alto è dedicato ai bambini, Suo obiettivo principale, ed è caratterizzato dalla volontà di imprimere al piccolo un senso di armonia generale nel quale si snodano le vicende.
Man mano che aumenta l’età del lettore e quindi anche l’attenzione verso il disegno, Luciano fa apprezzare ai più grandicelli particolari che nei più piccini saranno sicuramente sfuggiti, e che permettono loro di gustare fino in fondo la storia.
Grazie a questo Suo stile unico e personale Luciano è apprezzato dai lettori di Topolino (…e non solo) di tutte le età  e di questo tutti noi non possiamo che esserne orgogliosi.

Savona, il 27 Dicembre 2003                                               Luca Simone