Caro Luca,
molti disegnatori
disneyani provengono dalle più disparate direzioni della grafica
e vogliono esprimersi alla loro maniera, dimenticando i canoni che Disney
ha posto per l'esecuzione di tutte le opere prodotte sotto la Sua direzione.
Tanti si sono inseriti
tra i collaboratori disneyani solo perchè era un lavoro che poteva
dare un certo guadagno ma non erano disegnatori a cui piaceva disegnare
Disney: non faccio nomi ma c'è chi alla sua prima storia ha detto
che certamente non lo avrebbe disegnato a lungo, avendo altre aspirazioni,
e sono più di venticinque anni che lo sta ancora facendo ( immagina
con che contentezza ).
Passati dalla Mondadori
alla Disney nell'anno 1988 sono cominciate le prime pressioni nei confronti
di chi avrebbe voluto modificare lo stile Disney, prima con leggerezza
ma che poi sono diventate sempre più pesanti.
Alcuni si sono sottomessi
all'imposizione mentre qualcun altro se ne è andato per altre
strade.
Questo ha portato
ad un addolcimento dei personaggi rendendo meno truci molte situazioni
con i cosidetti "CATTIVI ".
Non potevano certo
raffrontarsi con Cavazzano che nei primi tempi era uscito dai canoni
Disney ma che ne è rientrato, pur inventandosi un proprio stile,
con il passare degli anni.
Molti di quelli che
lo stanno clonando stanno usando la Sua produzione per facilitarsi il
lavoro, mettendo ben poco di loro, ed usando molte immagini rubate ed
inserendole anche a sproposito nelle storie.
Le varie espressioni
si devono pensare ed applicare ai personaggi sulla base di quanto stanno
dicendo e di quanto sta succedendo nella vignetta e non trasferendo
immagini da altre storie o situazioni producendo un collage.
Da sempre io ho scelto
un target d'età verso cui rivolgermi con il mio lavoro, senza
fatica piacendomi moltissimo i bambini ed il mondo disneyano tradizionale,
ed ho disegnato in un modo chiaro e trattando tutte le situazioni con
naturalezza, evitando gli eccessi nel visualizzare le espressioni dei
personaggi.
Questo sin dall'inizio
della mia produzione non avendo velleità di impormi anche ai
più grandi, due target di età troppo diversi per poter
accontentarli con un solo modo di illustrare le storie, ed ancora adesso
è la mia scelta naturale.
La tua " analisi
" delle mie storie mi sta più che bene poichè si
nota in essa con chiarezza che il mio modo di lavorare ha centrato l'obiettivo
a cui miravo.
Disegno volentieri
le storie di Paperino e Paperone ma mi mancano molto quelle con Topolino;
dopo alcuni anni che non mi davano storie con il TOPO ( dicono per carenza
di storie ) ho disegnato - Topolino e l'incredibile Natale - che verrà
pubblicata ( visto il titolo ) a NATALE.
Spero di aver risposto
sufficientemente alle tue richieste, se ciò non fosse puoi scrivermi
per un ulteriore risposta.
Ti saluto. Ciao da
Luciano.
24/10/2003